mercoledì 12 novembre 2008

VACANZE

“Stavamo pensando di andare…l’AVIS di Alfonsine ha organizzato un viaggio in Messico…”
mi dice mio babbo compiaciuto ieri mentre pranzavamo. Sono in piedi vicino ai fornelli, rimango bloccato dallo stupore per un attimo, poi mi giro, lo fisso negli occhi, e preso da un' ispirazione predicatoria – cosa che mi capita abbastanza spesso - comincio a esternargli con determinazione rispettosa i miei pensieri:
“Vorrei vedere anche questa ! Con tutti i posti belli da vedere in Europa e in Italia, andate in Messico ! Ma vah ! Non ci posso credere !” dico, con un sorriso ironico.
“Ma è solo per una settimana…e poi andiamo sul mare…” cerca di difendersi, ma vedo in lui una certa debolezza, per cui lo incalzo:
“ Andate dall'altra parte della Terra solo per stare sotto il sole a 40 gradi a bruciarvi in una spiaggia dove non c’è niente... " continuo, con disappunto benevolo "...solo col fuso orario vi vogliono tre giorni per recuperare, poi dovete tornare…le malattie, la criminalità... e con quello che spendete, fate 10 viaggi in Italia o in Europa…ma andate a Parigi, a Londra, a Vienna…sono città stupende e non spendete niente…”
E’ un crescendo per un animale stanziale quale io sono, per cui, di fronte alla prospettiva di viaggi intercontinentali, sembrano vicine anche località altrimenti proibitive. Lui lascia fluire il mio discorso in silenzio, chino sul piatto.
“In capo al mondo ! Incredibile ! Ma perché non andate…ma perché non visitate le nostre città ? Le avete visitate ? Camminate per le strade, tranquilli, guardate le case, i monumenti… c’è una storia che parla del nostro paese, della nostra gente…respirate la nostra aria, guardate il nostro cielo, vedete quello che abbiamo fatto, quello che ha costruito il nostro popolo … “
Il suo sguardo è mutato , adesso gli si disegna un leggero sorriso, chino sul piatto.
“…la vita, la vita di chi ha vissuto lì, nei secoli…” sussurro.
A quel punto i suoi occhi si sollevano e quasi gli brillano di approvazione.
“Ascoli” dice timidamente. “...ad Ascoli…”

sabato 8 novembre 2008

I RICCHI


"Cosa c’è di male se Dio ha dato ai ricchi cavalli e campi ? Egli doveva dire: vi dò tutto questo a patto che ogni sera prima di coricarvi pensiate al dito di un bambino. Essi avrebbero accettato, figuratevi, non è faticoso. Arrivano a casa, sono allegri, si tolgono il frac, si ficcano sotto le coltri, stanno spegnendo la luce, quando balzano dal letto pallidi, con il cuore che batte, che batte: stavano addormentandosi senza pensare al piccolo dito di un bambino. Come diventano spaventati e magri con l’andar del tempo."


Cesare Zavattini

venerdì 7 novembre 2008

OBAMA E' ABBRONZATO

Il nostro Cavaliere anche questa volta se ne è uscito con una battuta non felice, come del resto ci ha abituato a fare da tempo. La cosa però che a mio parere desta veramente meraviglia è il fatto che l’opposizione continui a dare, a molte di queste uscite, un significato che esse non hanno. Possibile che si possa ravvisare, nelle recenti parole del premier a proposito di Obama, - come ho sentito per bocca di Franceschini – una “ambiguità” tale da covare in esse un equivoco spirito razzista ? Non esageriamo, per piacere. Se si vuole fare un’opposizione seria, bisogna parlare di problemi e programmi e confrontarsi su questo terreno. Se si vuole attaccare Berlusconi – e i motivi per farlo sono infiniti – lo si attacchi sulle soluzioni che propone ai problemi reali, non sulle bislacche battute che gli escono di bocca. Berlusconi è un buffo fallito: cioè è uno che vorrebbe divertire ma non lo sa fare. Sarà capitato anche a voi di assistere al patetico spettacolo di chi cerca di raccontare barzellette pur non essendo dotato di comico talento. Egli non lo possiede, e quindi risulta penoso quando cerca di essere spiritoso (poiché invece intimamente è altro). Questo è l’effetto che a me fanno molte delle sue battute, non vi vedo nulla di occulto o “ambiguo”. L’effetto di trovarmi di fronte a una persona psicologicamente disturbata che crede di possedere una natura che non ha, ma che l’enormità del suo Io, del suo portafoglio e del suo potere gli consentono di mostrare. La sinistra deve usare argomentazioni più serie, altrimenti stavolta ha veramente ragione Berlusconi, quando dice che essa "non ha nient'altro da fare".

sabato 11 ottobre 2008

IL DIABOLUS IN MUSICA

La vita e la natura sono piene di Segni che la nostra società tecnologica purtroppo ha negato, presa com’è a definire tutto in termini scientifici e razionali. La Ragione così ha prevalso sulla Sensibilità, e noi abbiamo perso la capacità di riconoscere i messaggi che in ogni momento potremmo cogliere da tutto ciò che ci circonda o che sta dentro di noi. Messaggi di cose “viventi” con cui siamo in relazione continua, che ci parlano e ci accompagnano, non importa se esse siano reali o immaginarie. Interessandomi di teoria musicale, ho scoperto che all’interno del rigo musicale si muove ad esempio un maligno folletto, che ha catturato subito la mia attenzione per la fama non certo lusinghiera che si porta dietro da secoli e di cui vorrei qui trattare. Esiste un intervallo musicale (cioè la distanza fra due note) che nel Medioevo era assolutamente vietato nella pratica compositiva, e che era chiamato, per il suo suono sinistro e per la sua dissonanza, “diabolus in musica”. Esso corrisponde all’intervallo detto di “quarta aumentata” e corrisponde ad esempio alla distanza fra il Do e il Fa diesis (considerando la nota di partenza DO e la nota di arrivo FA#, vi sono 4 note – DO, RE, MI e FA – da cui il nome “quarta”, più il diesis sul FA che “aumenta” l’intervallo). Esso viene anche chiamato “tritono”, poiché fra le due note corrono tre toni cioè 6 semitoni (DO-DO#-RE-RE#-MI-FA-FA#). Per verificare quanto detto provate a suonare su una qualunque tastiera le due note DO-FA# contemporaneamente. Ho notato che questo intervallo possiede due particolarità:
1) prima di tutto, si colloca proprio a metà fra i due intervalli prìncipi invece della musica antica: la quarta (DO-FA) e la quinta (DO-SOL), i due intervalli considerati più consonanti e gradevoli per l’orecchio (ad esclusione dell’unisono e dell’ottava, che però sono troppo monotoni, in quanto si tratta della ripetizione della medesima nota). Vi si incunea dentro beffardamente, con subdola gioia, sta proprio lì nel mezzo come a volerci dire: “Credevate di stare tranquille voi due (la quarta e la quinta), eh ! E invece no! Il male sta proprio tra di voi ! Basta che si vada su o giù di un semitono, di un niente, e io sono pronto ad uscire e a rovinarvi tutta quella vostra bellezza !” Quando studiarono l’arte musicale, gli uomini del Medioevo si accorsero loro malgrado di covare questa serpe in seno e se ne difesero per molto tempo. Ma non si accontentarono semplicemente di definirla matematicamente, in terminini di toni o semitoni, e vollero personificarla, darle un’anima: l’anima del Demonio (il personaggio dello Scrittore in “Stalker” di Tarkovskij dice: “Nel Medioevo vi era una divinità in ogni angolo”, per dire che tutto a quel tempo aveva un’anima, anche le cose, anche gli intervalli musicali). L’arte, come altre forme di espressione umana, o come la natura stessa, nasconde sensi e significati viventi che vengono evocati indipendentemente dalla nostra volontà. Compito nostro è ritrovare la sensibilità per riscoprirli, la fantasia necessaria per farcene guidare. E in questo caso il “diabolus”, personificazione di un intervallo che viene animato e reso vivente, ci avverte e ci parla di un principio esistenziale: “Com’è precaria la vostra certezza e la vostra bellezza ! Voi pensate che il male sia lontano, invece è proprio tra di voi, vicino, nel vostro cuore, tanto che lo potete sfiorare in ogni momento!”
2) esso inoltre divide l’ottava musicale (cioè i 12 semitoni che vanno da un DO a quello successivo) esattamente a metà, poiché da Do a FA# vi sono 6 semitoni, come pure vi sono 6 semitoni dal FA# al DO successivo. Se prendiamo un intervallo di quinta (DO-SOL), lo possiamo “rivoltare”, cioè possiamo prendere come nota di partenza dell’intervallo non il DO (DO-SOL) ma il SOL (SOL-DO). In questo modo l’intervallo diventa una quarta, e la distanza fra le due note diminuisce.Tutti gli intervalli superiori alla quarta possono essere “rivoltati” per diminuire la distanza fra le due note, ad eccezione del “diabolus”: con lui non si può fare, la distanza rimane sempre 6 semitoni (la distanza fra DO-FA# è la stessa che c’è fra FA# e DO). Tutte gli altri intervalli, come dire, si vengono incontro, si possono avvicinare, lui è l’unico intervallo che non vuole compromessi, che non ne vuole sapere assolutamente di cedere dalle sue posizioni, che non vuole nessun accordo con nessuno. E’ il “diabolus” (dal greco “diaballein” = dividere) che divide e non unisce, non avvicina, che semina solo odio e discordia. Ancora quindi il Demonio ci dice la sua presenza.
Mi piace immaginare così, decifrando l’arte musicale, e ascoltando anche i minimi indizi che ovunque ci chiamano, l’operare di enti animati che ci parlano e che penso ci aiutino a individuare meglio il senso profondo dell’essere e dell’esistenza. Proprio come era nel tempo dei Miti, in cui ogni cosa, in ogni evento, erano presenti Divinità e l’uomo era istruito e guidato dalle loro parole e dai loro segni.

martedì 7 ottobre 2008

STATISTICHE (quello che i giornali non dicono) - 1° parte

  • Quantità di piscio umano prodotta giornalmente in Italia : circa 25.000.000 di litri, pari a 25.000 metri cubi.
  • Se la portata media del Po è 1500 metri cubi al secondo, questo significa che se si fa partire il cronometro, dopo circa 16,5 secondi sarà passato tutto il piscio prodotto in Italia in un giorno.
  • La quantità di merda umana prodotta giornalmente in Italia è stimabile attorno alle 600 tonnellate.
  • Se un uomo fosse fatto di merda, si potrebbero plasmare, con tale quantità, circa 8570 persone.
  • La quantità di merda prodotta dagli italiani in 5 anni (cioè la durata di una legislatura) corrisponde come peso a quello di 12 milioni di persone, cioè, più o meno, dell'elettorato del Popolo della Libertà.
  • In tutta la vita l'uomo trascorre 1/3 del tempo a dormire, cioè circa 25 anni. Forse non tutti sanno che passa 20 giorni a pisciare e dai 3 ai 4 mesi a cagare.
  • Se uno viene condannato a 10 anni di galera per avere rubato 1 miliardo, a quanto deve essere condannato per avere rubato una biro ? A 2 minuti e 33 secondi di galera.
  • Per ottenere la massa della Terra (6 X 10 alla 27 grammi) l'umanità intera (che produce giornalmente la bellezza di 60.000 tonnellate di merda) dovrebbe cagare per 270.000 anni.
  • L'umanità produce in un anno 22.000.000 di tonnellate di merda e la bellezza di 920 milioni di metri cubi di piscio.
  • Considerando il Lago di Garda e stimando il suo volume in 55,5 Km cubi, occorre per riempirlo una quantità di piscio pari a quella prodotta dall'intera umanità in 2 mesi.
  • Poniamo che un capello cresca 1 cm al mese. Questo significa che cresce alla fantastica velocità di 1.25 X 10 alla meno 8 Km/h. Per coprire la distanza Terra-Luna (385.000 km) un capello impiega quindi 3 miliardi e 200 milioni di anni.