mercoledì 11 novembre 2009

IL SE' E IL POTERE

Dobbiamo considerare originariamente il Potere come attuazione del desiderio di dominio, che avviene o sulla base della sola forza bruta, oppure sulla base di una forza sorretta da un pretestuoso diritto di supremazia, oppure infine tramite la sottile opera di convincimento che viene praticata al fine di rendere gli altri schiavi consenzienti (I primi due casi si applicano sovente al potere politico, il terzo a quello religioso).
Il potere – una volta innescato il suo meccanismo - distingue e classifica gli uomini per diritti e dignità e, una volta attuato, si serve - allo scopo di conservarsi - di forme culturali di differenziazione e svalutazione nei confronti dei dominati.
Il Sé può costituirne una minaccia perchè nel suo essere una totalità integrata è contenuto anche il senso ambivalente dell’esistenza umana, della sua relatività, della coscienza del limite.
Per questo l’ordine che esso indica non è congruente con quello costituito, ove si assolutizza invece una differenza e una distinzione, e richiede un’evoluzione di valori che la società e le forme con cui essa si estrinseca - che normalmente non integrano i contenuti di senso - non sono pronte ad accettare.
Nelle società normalmente si gestisce il Potere, e il Potere per sua natura è dis-integrato.

lunedì 9 novembre 2009

DOMANDE

Le domande vengono generate molto umanamente dal sospetto che sia in essere un certo comportamento o una certa realtà. Non si fa una domanda se non perchè esiste una possibilità da verificare, e la risposta a questa domanda dovrebbe servire a sciogliere il dubbio. E' lecito allora avere dubbi, esprimere preoccupazioni ? E' lecito essere umani ? C'è chi vuole impedirci di avere sospetti e dubbi. C'è chi vuole impedirci di pensare. Nutrendo in tal modo il sospetto che i nostri timori siano fondati, e rafforzandone naturalmente la potenza. Dall'altra parte si risponde parlando di "pretestuosità" delle domande e di conseguenza si rafforzano e si inaspriscono le difese da questa domande, in una reazione a catena infinita.

venerdì 6 novembre 2009

TELECINESI

Lo scienziato A.R., all'amico veggente che affermava che egli fosse stato un cinese in una vita precedente, rispose: "E' talmente alto il numero di quelle genti che è estremamente probabile che lo sia stato. Ci sono tantissimi cinesi che tornano ad essere cinesi, ma è difficile che un europeo non sia mai stato cinese. Per questo oggi molti di loro si recano da noi: non potrebbero aspettare ancora che la loro anima solo per sorte capitasse da questa parti".