giovedì 25 settembre 2014

IN PURGATORIO

Se tanto di bene, tanto di male, e viceversa. Questo dolore alla spalla deve probabilmente provenire da un bene prolungato, cioè me lo merito in quanto felice, e di una felicità tanto prolungata e costante quanto lo è questo male. Ma potrebbe essere anche che questo male preannunci  un futuro bene, sia un monito, un'indicazione, per indirizzarmi a un bene futuro, in virtù di un cambiamento richiestomi.

Se la vita durasse eternamente, certamente giungerei alla perfezione. Ma dopo ? Comunque, è certamente impossibile che una condizione imperfetta non possa migliorare. In linea generale, potrebbe peggiorare, è vero, anche eterrnamente peggiorare, e mai migliorare. Ma ciò non vale per l'anima, che tende, cioè ha in'intrinseca spinta, al suo miglioramento. Dunque l'anima non può che indirizzarsi al suo progressivo miglioramento, alla sua perfezione. Che raggiungerà, se il tempo è infinito, che probabilmente raggiungerà, se il tempo non è infinito, ma sarà abbastanza per raggiungerla.

Ma dopo ? Dopo, purtroppo, temo sarà una noia infinita. Al pensiero del Paradiso - che ora mi è chiaro di una chiarezza cristallina - preferisco essere punzecchiato eternamente sotto i piedi in questo angolo di Purgatorio. Ma purtroppo migliorerò, e la mia anima un giorno salirà, abbandonando questi luoghi che mi appariranno ameni, ombre di un sogno infranto.

lunedì 4 agosto 2014

lunedì 28 aprile 2014

DUE ANIME

"Non è escluso che un giorno verrà enormemente potenziata la capacità del nostro Io. Oppure potrebbe trattarsi di un fenomeno del tutto spontaneo.
Così come il bambino improvvisamente comprende di essere presente di persona agli eventi cui assiste, probabilmente accadrà qualcosa in futuro che determinerà un nostro straordinario ampliamento della coscienza.
Sentiremo allora la nostra presenza in eventi di cui mai avremmo creduto di poter essere partecipi o testimoni.
Del resto, se esiste un'anima, dove risiederanno i suoi confini ? Non sono forse essi dati solamente dalla pochezza della luce che ci illumina ?"

"I peccati sono i grandi peccati. Il resto sono soltanto solleticamenti.
I peccati si possono monetizzare, pesare. Vi può essere un'unità di misura dei peccati.
Se rubo una penna, getto solo un pugno di sabbia nel vento, voglio spostare il mondo con un dito.
Ma neanche i peccati del sangue sono grandi peccati, neanche urlare in faccia all'amico!... ma la mia è solo un'esile lingua, una lagna infame.
Io vorrei peccare, ma non mi riesce, sono sconfitto, non mi resta che vivere in questa infinita noia."

giovedì 13 marzo 2014

COME UN RICCO DIMOSTRO' LA VITA ETERNA

"Quando morirò, esigo che le mie ricchezze mi seguano, ovunque sia il mio destino.

Non è concepibile che io svanisca, ma non tanto per l'assurdità del mio svanire, ma perchè non è concepibile come, svanendo io, e dovendo necessariamente seguirmi le mie ricchezze, possano svanire anch'esse.

Così io dimostro il mio durare eternamente".