“Stavamo pensando di andare…l’AVIS di Alfonsine ha organizzato un viaggio in Messico…”
mi dice mio babbo compiaciuto ieri mentre pranzavamo. Sono in piedi vicino ai fornelli, rimango bloccato dallo stupore per un attimo, poi mi giro, lo fisso negli occhi, e preso da un' ispirazione predicatoria – cosa che mi capita abbastanza spesso - comincio a esternargli con determinazione rispettosa i miei pensieri:
“Vorrei vedere anche questa ! Con tutti i posti belli da vedere in Europa e in Italia, andate in Messico ! Ma vah ! Non ci posso credere !” dico, con un sorriso ironico.
“Ma è solo per una settimana…e poi andiamo sul mare…” cerca di difendersi, ma vedo in lui una certa debolezza, per cui lo incalzo:
“ Andate dall'altra parte della Terra solo per stare sotto il sole a 40 gradi a bruciarvi in una spiaggia dove non c’è niente... " continuo, con disappunto benevolo "...solo col fuso orario vi vogliono tre giorni per recuperare, poi dovete tornare…le malattie, la criminalità... e con quello che spendete, fate 10 viaggi in Italia o in Europa…ma andate a Parigi, a Londra, a Vienna…sono città stupende e non spendete niente…”
E’ un crescendo per un animale stanziale quale io sono, per cui, di fronte alla prospettiva di viaggi intercontinentali, sembrano vicine anche località altrimenti proibitive. Lui lascia fluire il mio discorso in silenzio, chino sul piatto.
“In capo al mondo ! Incredibile ! Ma perché non andate…ma perché non visitate le nostre città ? Le avete visitate ? Camminate per le strade, tranquilli, guardate le case, i monumenti… c’è una storia che parla del nostro paese, della nostra gente…respirate la nostra aria, guardate il nostro cielo, vedete quello che abbiamo fatto, quello che ha costruito il nostro popolo … “
Il suo sguardo è mutato , adesso gli si disegna un leggero sorriso, chino sul piatto.
“…la vita, la vita di chi ha vissuto lì, nei secoli…” sussurro.
A quel punto i suoi occhi si sollevano e quasi gli brillano di approvazione.
“Ascoli” dice timidamente. “...ad Ascoli…”
"...perchè pensare è faticoso...e la gente cerca tutte le scorciatoie per non pensare...io credo che ci sia la guerra perchè non si pensa...pensare è già la pace!" Cesare Zavattini
mercoledì 12 novembre 2008
VACANZE
sabato 8 novembre 2008
I RICCHI
"Cosa c’è di male se Dio ha dato ai ricchi cavalli e campi ? Egli doveva dire: vi dò tutto questo a patto che ogni sera prima di coricarvi pensiate al dito di un bambino. Essi avrebbero accettato, figuratevi, non è faticoso. Arrivano a casa, sono allegri, si tolgono il frac, si ficcano sotto le coltri, stanno spegnendo la luce, quando balzano dal letto pallidi, con il cuore che batte, che batte: stavano addormentandosi senza pensare al piccolo dito di un bambino. Come diventano spaventati e magri con l’andar del tempo."
Cesare Zavattini
venerdì 7 novembre 2008
OBAMA E' ABBRONZATO
Il nostro Cavaliere anche questa volta se ne è uscito con una battuta non felice, come del resto ci ha abituato a fare da tempo. La cosa però che a mio parere desta veramente meraviglia è il fatto che l’opposizione continui a dare, a molte di queste uscite, un significato che esse non hanno. Possibile che si possa ravvisare, nelle recenti parole del premier a proposito di Obama, - come ho sentito per bocca di Franceschini – una “ambiguità” tale da covare in esse un equivoco spirito razzista ? Non esageriamo, per piacere. Se si vuole fare un’opposizione seria, bisogna parlare di problemi e programmi e confrontarsi su questo terreno. Se si vuole attaccare Berlusconi – e i motivi per farlo sono infiniti – lo si attacchi sulle soluzioni che propone ai problemi reali, non sulle bislacche battute che gli escono di bocca. Berlusconi è un buffo fallito: cioè è uno che vorrebbe divertire ma non lo sa fare. Sarà capitato anche a voi di assistere al patetico spettacolo di chi cerca di raccontare barzellette pur non essendo dotato di comico talento. Egli non lo possiede, e quindi risulta penoso quando cerca di essere spiritoso (poiché invece intimamente è altro). Questo è l’effetto che a me fanno molte delle sue battute, non vi vedo nulla di occulto o “ambiguo”. L’effetto di trovarmi di fronte a una persona psicologicamente disturbata che crede di possedere una natura che non ha, ma che l’enormità del suo Io, del suo portafoglio e del suo potere gli consentono di mostrare. La sinistra deve usare argomentazioni più serie, altrimenti stavolta ha veramente ragione Berlusconi, quando dice che essa "non ha nient'altro da fare".
sabato 11 ottobre 2008
IL DIABOLUS IN MUSICA
1) prima di tutto, si colloca proprio a metà fra i due intervalli prìncipi invece della musica antica: la quarta (DO-FA) e la quinta (DO-SOL), i due intervalli considerati più consonanti e gradevoli per l’orecchio (ad esclusione dell’unisono e dell’ottava, che però sono troppo monotoni, in quanto si tratta della ripetizione della medesima nota). Vi si incunea dentro beffardamente, con subdola gioia, sta proprio lì nel mezzo come a volerci dire: “Credevate di stare tranquille voi due (la quarta e la quinta), eh ! E invece no! Il male sta proprio tra di voi ! Basta che si vada su o giù di un semitono, di un niente, e io sono pronto ad uscire e a rovinarvi tutta quella vostra bellezza !” Quando studiarono l’arte musicale, gli uomini del Medioevo si accorsero loro malgrado di covare questa serpe in seno e se ne difesero per molto tempo. Ma non si accontentarono semplicemente di definirla matematicamente, in terminini di toni o semitoni, e vollero personificarla, darle un’anima: l’anima del Demonio (il personaggio dello Scrittore in “Stalker” di Tarkovskij dice: “Nel Medioevo vi era una divinità in ogni angolo”, per dire che tutto a quel tempo aveva un’anima, anche le cose, anche gli intervalli musicali). L’arte, come altre forme di espressione umana, o come la natura stessa, nasconde sensi e significati viventi che vengono evocati indipendentemente dalla nostra volontà. Compito nostro è ritrovare la sensibilità per riscoprirli, la fantasia necessaria per farcene guidare. E in questo caso il “diabolus”, personificazione di un intervallo che viene animato e reso vivente, ci avverte e ci parla di un principio esistenziale: “Com’è precaria la vostra certezza e la vostra bellezza ! Voi pensate che il male sia lontano, invece è proprio tra di voi, vicino, nel vostro cuore, tanto che lo potete sfiorare in ogni momento!”
martedì 7 ottobre 2008
STATISTICHE (quello che i giornali non dicono) - 1° parte
- Quantità di piscio umano prodotta giornalmente in Italia : circa 25.000.000 di litri, pari a 25.000 metri cubi.
- Se la portata media del Po è 1500 metri cubi al secondo, questo significa che se si fa partire il cronometro, dopo circa 16,5 secondi sarà passato tutto il piscio prodotto in Italia in un giorno.
- La quantità di merda umana prodotta giornalmente in Italia è stimabile attorno alle 600 tonnellate.
- Se un uomo fosse fatto di merda, si potrebbero plasmare, con tale quantità, circa 8570 persone.
- La quantità di merda prodotta dagli italiani in 5 anni (cioè la durata di una legislatura) corrisponde come peso a quello di 12 milioni di persone, cioè, più o meno, dell'elettorato del Popolo della Libertà.
- In tutta la vita l'uomo trascorre 1/3 del tempo a dormire, cioè circa 25 anni. Forse non tutti sanno che passa 20 giorni a pisciare e dai 3 ai 4 mesi a cagare.
- Se uno viene condannato a 10 anni di galera per avere rubato 1 miliardo, a quanto deve essere condannato per avere rubato una biro ? A 2 minuti e 33 secondi di galera.
- Per ottenere la massa della Terra (6 X 10 alla 27 grammi) l'umanità intera (che produce giornalmente la bellezza di 60.000 tonnellate di merda) dovrebbe cagare per 270.000 anni.
- L'umanità produce in un anno 22.000.000 di tonnellate di merda e la bellezza di 920 milioni di metri cubi di piscio.
- Considerando il Lago di Garda e stimando il suo volume in 55,5 Km cubi, occorre per riempirlo una quantità di piscio pari a quella prodotta dall'intera umanità in 2 mesi.
- Poniamo che un capello cresca 1 cm al mese. Questo significa che cresce alla fantastica velocità di 1.25 X 10 alla meno 8 Km/h. Per coprire la distanza Terra-Luna (385.000 km) un capello impiega quindi 3 miliardi e 200 milioni di anni.