mercoledì 25 novembre 2015

PRIMA PARTE

Non c'è bisogno umano o legge
che non venga alla luce con sostanza
di sensi, da bellezza delirante,
audace, vacua, anche ove si pensa
e si confina la vita, si cinge
in trappole aleatorie la guizzante
passione, gli apparenti vuoti inganni
(che sono invece tutta questa vita).
Le canzoni che restano e i miei
occhi che vedono questo, che sanno
ascoltare in silenzio, vi daranno
testimonianza di vere parole,
di un frutto mio, tenace, vitale.
Dimostrerò di essere un vivo.
For no-one but me. Oggi, lo prometto,
comincerò con lena la fatica.
(Anzi, l'ho gà cominciata, da tempo,
ma lo dimentico sempre, e sempre
ingiustamente. Mi accuso. E invece...)
Eccomi a voi gloriosamente, pieno
di scaturigini, di vento nuovo,
ho voglia di colpire, di ferire.
Innanzitutto scriverò soltanto
su fogli A4, con penne di nero
vivo e profondo, imbrattando, sporcando
le mani, questi artigli disumani.
Mitologicamente mi comprendo,
non sono un individuo,nè formato,
nè in fieri: sono collocato
come "informe dotato di senso"
(stiamo parlando dunque di un'ombra).
Nelle vene il sangue è il rosso
parente di una vita, ove io sia
è oscuro, e ignota è la mia vera
sorte di umana creatura. Oggi
e poi nei giorni seguenti andremo
a cercarla. Intanto riflettiamo.

giovedì 25 settembre 2014

IN PURGATORIO

Se tanto di bene, tanto di male, e viceversa. Questo dolore alla spalla deve probabilmente provenire da un bene prolungato, cioè me lo merito in quanto felice, e di una felicità tanto prolungata e costante quanto lo è questo male. Ma potrebbe essere anche che questo male preannunci  un futuro bene, sia un monito, un'indicazione, per indirizzarmi a un bene futuro, in virtù di un cambiamento richiestomi.

Se la vita durasse eternamente, certamente giungerei alla perfezione. Ma dopo ? Comunque, è certamente impossibile che una condizione imperfetta non possa migliorare. In linea generale, potrebbe peggiorare, è vero, anche eterrnamente peggiorare, e mai migliorare. Ma ciò non vale per l'anima, che tende, cioè ha in'intrinseca spinta, al suo miglioramento. Dunque l'anima non può che indirizzarsi al suo progressivo miglioramento, alla sua perfezione. Che raggiungerà, se il tempo è infinito, che probabilmente raggiungerà, se il tempo non è infinito, ma sarà abbastanza per raggiungerla.

Ma dopo ? Dopo, purtroppo, temo sarà una noia infinita. Al pensiero del Paradiso - che ora mi è chiaro di una chiarezza cristallina - preferisco essere punzecchiato eternamente sotto i piedi in questo angolo di Purgatorio. Ma purtroppo migliorerò, e la mia anima un giorno salirà, abbandonando questi luoghi che mi appariranno ameni, ombre di un sogno infranto.

lunedì 4 agosto 2014

lunedì 28 aprile 2014

DUE ANIME

"Non è escluso che un giorno verrà enormemente potenziata la capacità del nostro Io. Oppure potrebbe trattarsi di un fenomeno del tutto spontaneo.
Così come il bambino improvvisamente comprende di essere presente di persona agli eventi cui assiste, probabilmente accadrà qualcosa in futuro che determinerà un nostro straordinario ampliamento della coscienza.
Sentiremo allora la nostra presenza in eventi di cui mai avremmo creduto di poter essere partecipi o testimoni.
Del resto, se esiste un'anima, dove risiederanno i suoi confini ? Non sono forse essi dati solamente dalla pochezza della luce che ci illumina ?"

"I peccati sono i grandi peccati. Il resto sono soltanto solleticamenti.
I peccati si possono monetizzare, pesare. Vi può essere un'unità di misura dei peccati.
Se rubo una penna, getto solo un pugno di sabbia nel vento, voglio spostare il mondo con un dito.
Ma neanche i peccati del sangue sono grandi peccati, neanche urlare in faccia all'amico!... ma la mia è solo un'esile lingua, una lagna infame.
Io vorrei peccare, ma non mi riesce, sono sconfitto, non mi resta che vivere in questa infinita noia."

giovedì 13 marzo 2014

COME UN RICCO DIMOSTRO' LA VITA ETERNA

"Quando morirò, esigo che le mie ricchezze mi seguano, ovunque sia il mio destino.

Non è concepibile che io svanisca, ma non tanto per l'assurdità del mio svanire, ma perchè non è concepibile come, svanendo io, e dovendo necessariamente seguirmi le mie ricchezze, possano svanire anch'esse.

Così io dimostro il mio durare eternamente".

lunedì 30 dicembre 2013

GIANNA NANNINI - CARMEN CONSOLI - "AMERICA"


S.TOMMASO IN PARADISO

Mi stava davanti S.Tommaso, l'Aquinate, in tutta la sua mite possanza. Lo chiamavano proprio "il bue", per via della sua mole che pareva ad alcuni inoffensiva, inconsistente. Ma ciò che distingue l'uomo dal bovino è "l'occhio", che essi non vedevano, perchè il Nostro se ne stava sempre a capo chino, meditando in profonda riflessione.

"Non esistono corpi" mi disse " ma pezzi di corpo che si uniscono." "E il modo in cui si uniscono è la forma, vero ?" gli chiesi. "Sì, esattamente. I pezzi si uniscono in modi innumeri. Questi sono gli individui. E si può dire che siano i corpi stessi a dettare la forma che essi riceveranno." "Ma allora esistono tante anime ?" ribattei."Sì, tante anime ma tutte anime.Ogni individuo con la sua unica anima, ma anima. Così l'anima discende in un corpo (che è un insieme di elementi) e ne dà la forma, che è l'atto di quel corpo."

Alzò poi la luce del suo sguardo al cielo. Prosegui: "Dal disporsi della materia ne deriva un certo modo di pensare e percepire; l'anima quindi dispone la materia secondo se stessa, ne dà la forma, e da questa forma ne deriva un certo modo di pensare e percepire. PER ALTRA MATERIA SARA' ALTRA FORMA E ALTRO PENSIERO."

Intando si era fermato ad ascoltare un piccolo uomo tarchiato e calvo, che si disse un greco, recentemente defunto. Trasparì immediatamente dal suo atteggiarsi uno stato d'irrefrenabile agitazione, che mi parve fuori luogo, vista la santità del posto. Sbottò orgogliosamente: "Parlate, parlate, ma quando voi abitavate sugli alberi, i nostri antenati hanno costruito il Partenone !" Allora non potei esimermi dal redarguirlo aspramente. "Sì, ma voi compravate i sommergibili senza missili ! Socrate e Platone vi hanno insegnato a comprare i sommergibili senza missili ! E siete andati alla rovina ! "

La mano serena del Santo mi si poggò sul braccio. Poi lo vidi volgersi verso di me con uno sguardo ricolmo di infinità bontà, inducendomi alla calma, indi proseguì, dopo che il greco se ne fu andato borbottando: "I ricchi devono essere confiscati. Non si deve vedere più nessuno che gira con abiti firmati. Voglio vedere solo autobus perfettamente in orario. Vi deve essere una povertà perfetta, al chè cesserà di essere povertà. Questo è l'obbiettivo. E grandi distese di asfalto, ed enormi parcheggi, e palazzi, contro la nebbia, per impedire che essa salga dalla terra e rammollisca i cervelli. L'umidità distrugge."

Stavo per andarmente, dopo averlo ringraziato per l'amabile colloquio, quando sentii la sua mano trattenermi. "Mi scusi, un'ultima cosa. Lei mi pare una persona abbastanza onesta e sento la necessità di confessarle una mia intima pena.
Se il presupposto morale fosse genetico, cioè trasmissibile, derivabile logicamente da individuo a individuo, basterebbe interrompere la catena di trasmissione del male per interrompere il male. Tuttavia non pare essere così. Lo Spirito di Dio aleggia e si diffonde senza distinzioni. Il figlio non sarà la copia del padre, poichè lo Spirito deciderà diversamente nella sua incomprensibile e infinita saggezza. Le confesso che avrei preferito non fosse così, ma purtroppo lo è. La saluto cordialmente."