mercoledì 24 giugno 2009

IL LAVORO

"Guardate gli uccelli del cielo: non seminano, nè mietono, nè ammassano nei granai, eppure il Padre vostro celeste li nutre" (Matteo 6,26)

Osservo gli uomini al lavoro. E' singolare che ci venga richiesto di dedicare ad esso gran parte del nostro tempo. Ciò che rende oltremodo strana la cosa è la sua necessità: orari prestabiliti, gesti ripetitivi. E il tutto al fine di un servizio che si rende al prossimo, come che noi si debba sempre qualcosa agli altri. La Costituzione dice che ognuno deve contribuire al progresso e al benessere della collettività: e allora, da oggi, prometto: non lavorerò, ma sarò buono e avrò sempre una parola gentile per tutti e accoglierò persino di buon grado le offese. Come Socrate, meriterò di essere nutrito nel Pritaneo.

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