1) prima di tutto, si colloca proprio a metà fra i due intervalli prìncipi invece della musica antica: la quarta (DO-FA) e la quinta (DO-SOL), i due intervalli considerati più consonanti e gradevoli per l’orecchio (ad esclusione dell’unisono e dell’ottava, che però sono troppo monotoni, in quanto si tratta della ripetizione della medesima nota). Vi si incunea dentro beffardamente, con subdola gioia, sta proprio lì nel mezzo come a volerci dire: “Credevate di stare tranquille voi due (la quarta e la quinta), eh ! E invece no! Il male sta proprio tra di voi ! Basta che si vada su o giù di un semitono, di un niente, e io sono pronto ad uscire e a rovinarvi tutta quella vostra bellezza !” Quando studiarono l’arte musicale, gli uomini del Medioevo si accorsero loro malgrado di covare questa serpe in seno e se ne difesero per molto tempo. Ma non si accontentarono semplicemente di definirla matematicamente, in terminini di toni o semitoni, e vollero personificarla, darle un’anima: l’anima del Demonio (il personaggio dello Scrittore in “Stalker” di Tarkovskij dice: “Nel Medioevo vi era una divinità in ogni angolo”, per dire che tutto a quel tempo aveva un’anima, anche le cose, anche gli intervalli musicali). L’arte, come altre forme di espressione umana, o come la natura stessa, nasconde sensi e significati viventi che vengono evocati indipendentemente dalla nostra volontà. Compito nostro è ritrovare la sensibilità per riscoprirli, la fantasia necessaria per farcene guidare. E in questo caso il “diabolus”, personificazione di un intervallo che viene animato e reso vivente, ci avverte e ci parla di un principio esistenziale: “Com’è precaria la vostra certezza e la vostra bellezza ! Voi pensate che il male sia lontano, invece è proprio tra di voi, vicino, nel vostro cuore, tanto che lo potete sfiorare in ogni momento!”
2) esso inoltre divide l’ottava musicale (cioè i 12 semitoni che vanno da un DO a quello successivo) esattamente a metà, poiché da Do a FA# vi sono 6 semitoni, come pure vi sono 6 semitoni dal FA# al DO successivo. Se prendiamo un intervallo di quinta (DO-SOL), lo possiamo “rivoltare”, cioè possiamo prendere come nota di partenza dell’intervallo non il DO (DO-SOL) ma il SOL (SOL-DO). In questo modo l’intervallo diventa una quarta, e la distanza fra le due note diminuisce.Tutti gli intervalli superiori alla quarta possono essere “rivoltati” per diminuire la distanza fra le due note, ad eccezione del “diabolus”: con lui non si può fare, la distanza rimane sempre 6 semitoni (la distanza fra DO-FA# è la stessa che c’è fra FA# e DO). Tutte gli altri intervalli, come dire, si vengono incontro, si possono avvicinare, lui è l’unico intervallo che non vuole compromessi, che non ne vuole sapere assolutamente di cedere dalle sue posizioni, che non vuole nessun accordo con nessuno. E’ il “diabolus” (dal greco “diaballein” = dividere) che divide e non unisce, non avvicina, che semina solo odio e discordia. Ancora quindi il Demonio ci dice la sua presenza.
Mi piace immaginare così, decifrando l’arte musicale, e ascoltando anche i minimi indizi che ovunque ci chiamano, l’operare di enti animati che ci parlano e che penso ci aiutino a individuare meglio il senso profondo dell’essere e dell’esistenza. Proprio come era nel tempo dei Miti, in cui ogni cosa, in ogni evento, erano presenti Divinità e l’uomo era istruito e guidato dalle loro parole e dai loro segni.
10 commenti:
c'è del poetico accarezzato un bel po', in quello che scrivi. ma l'epoca dei miti e delle divinità ha portato più danni (anche culturali) che effetti sinergici positivi. occorre usare ciò che c'è, restando cio che si è. sul facile o difficile che sia, possiam pure parlarne a vita, senza arrivare ad un dunque, mai. dunque...
...però!
Chiedo scusa per tutte le volte che ti ho picchiato alle elementari.
PG
io, desso, sapere che tra le note della musica c'è il diavolo non la ascolterò più con la stessa tranquillità...che una lezione di musica così fine era da un pò di tempo che non la sentivo; grazie eh
Il post è di una profondità e di una poesia che a me hanno fatto quasi male. Quasi. Perchè ho pensato che una persona con una sensibilità come la tua è rara, e splendente.
Ti vorrei consigliare un libro molto in tema con quello che scrivi, di un autore danese che a me piace molto, Peter Høeg. Il libro si chiama "La bambina silenziosa".
Spero anche che tu non ti limiti mai ad usare "ciò che c'è" (ma cos'è che c'è???)
E' proprio per questa esigenza che mi son messa a studiare l'alchimia.... adesso vediamo dove arrivo che poi ti dico.
p.s. per PG: grazie eh che vieni a commentare anche il mio blog, grazie eh! che viva gli amici!
Alloraaaaaaaaa c'è nessuno in casa?
Va bene in casa c'è qualcuno, va bene abbiam dato la polvere e stanato i ragni, e adesso???
Qualcosa si muove, eh ? Però ci sono certi polveroni e certi ragni pelosi (sotto forma di aziende in regime di concorrenza) che è difficile stanare, e che mordono, anche...Tolgono tempo, questi ragni, e desideri, perchè sono pericolosi e richiedono molta attenzione. Allora si cerca di rassettarci un momento, di fare un po' di ordine, e di preparasi alla battaglia. E la mia è sempre la stessa fatica e lo stupore insieme di dovere fronteggiare l'infinita stoltezza degli uomini. Ma tant'è.
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Caro Alberto ho letto il tuo bellissimo post perchè stavo facendo una ricerca personale su una scoperta che ho fatto.....e.... mi allarma non poco....non ti posso dire ancora niente ma ci sentiremo presto ...credo ci sia del vero in quello che dici e che hanno detto...a presto. FR
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